Cosa mangiare a Trieste: i piatti tipici da non perdere
Un viaggio non può dirsi completo senza aver assaporato la tradizione gastronomica locale, ancor più quando questa è frutto di una storia ricchissima di commistioni e influenze. È il caso della cucina triestina, che con le sue ricette racconta l’incontro tra diverse culture: italiana e balcanica, mitteleuropea ed ebraica.
Per gustare appieno la storia di Trieste, ecco i piatti tipici da non perdere in città.
Mangiare a Trieste: la jota triestina
Tra le specialità da provare a Trieste c’è la jota, una zuppa rustica a base di crauti, fagioli e patate, insaporita con carne di maiale. La sua origine, antichissima, è probabilmente quella di un classico “piatto di recupero” in cui gli avanzi venivano trasformati in una pietanza saporita. Oggi la jota resta una delle ricette più amate dai triestini e non può mancare nei menu invernali di molti ristoranti locali.
Goulash e gnocchi di pane
Altri due protagonisti della tradizione gastronomica triestina, spesso serviti insieme, sono il goulash e i cosiddetti “gnocchi di pane”. Entrambe le ricette hanno origini asburgiche e ricordano quelle che si possono gustare ancora oggi in Trentino-Alto Adige, ma si distinguono per alcune caratteristiche peculiari. Nel goulash triestino, ad esempio, non vengono utilizzate patate ma solo cipolle bianche, nella stessa quantità rispetto alla carne. Gli gnocchi di pane, invece, vengono serviti asciutti anziché in brodo – perfetti per accompagnare stufati e zuppe come appunto il goulash.
I sardoni barcolani
Trieste è una città di mare, perciò anche il pesce occupa un posto di rilievo nella sua cucina. Tra le specialità da non perdere ci sono i sardoni barcolani – ovvero pescati davanti alla Riviera di Barcola – che possono essere serviti fritti o in savòr, secondo un’antica preparazione di origine veneta che prevedeva di conservare il pesce in una marinatura di cipolla, olio e aceto.
I dolci: strucolo, presnitz e fave
Trieste vanta poi una ricca tradizione di dolci tipici, perfetti per accompagnare un buon capo in b in uno dei molti caffè storici della città. I più celebri sono lo strucolo, una versione triestina dello strudel di mele, e il presnitz, dolce di pasta sfoglia ripieno di frutta secca e spezie che non può mancare sulla tavola a Natale.
Con un impasto di uova, zucchero, nocciole e cacao si ottengono invece le fave triestine, deliziose palline tipiche di Ognissanti. I loro tre colori simboleggiano il ciclo dell’esistenza: il bianco rappresenta la nascita, il rosa la vita e il marrone la morte.
Dove mangiare a Trieste: il Novecento Restaurant
Se cercate un luogo dove assaporare le ricette tipiche della tradizione triestina, non possiamo non consigliarvi il nostro Novecento Restaurant Trieste. Il menu propone piatti che affondano le proprie radici nella storia gastronomica della città, rivisitati con uno sguardo contemporaneo e realizzati con materie prime locali di altissima qualità.
Il Novecento Restaurant Trieste è aperto sia agli ospiti dell’hotel sia alla clientela esterna, per completare il proprio soggiorno in città con un’esperienza culinaria memorabile.
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