Storia e curiosità

“La Riunione Adriatica di Sicurtà ha fatto grande onore a sé a Trieste edificando nel centro della città un palazzo che, per la mole, per la ricchezza, per la magnificenza, per la vita d’arte pulsante e gagliarda, dalla concezione vastissima fino ai particolari più tenui e delicati, degnamente rinnova le tradizioni di illuminata signorilità del Cinquecento italiano.” da Il Piccolo, 19 aprile 1914.

In una Trieste all’apice dello sviluppo economico e culturale, il quotidiano Il Piccolo definisce così il nuovo palazzo della RAS, Riunione Adriatica di Sicurtà, il 19 aprile 1914. Un sincero omaggio da parte del giornale alla realizzazione della nuova sede della compagnia di assicurazioni RAS, in stile eclettico neorinascimentale

Opera degli architetti Ruggero e Arduino Berlam, vincitori del concorso internazionale indetto da RAS per il progetto dei nuovi uffici, l’edificio doveva essere simbolo di potenza economica ed etica del lavoro e offrire un’occasione di sviluppo dell’area cittadina dove sarebbe stato costruito. 

Il progetto dei Berlam tenne conto di tutte le esigenze di RAS. L’edificio fu costruito tra il 1911 e il 1914 e risultò un palazzo magnifico, dalle forme e dai volumi di ispirazione rinascimentale, decorazioni in stile eclettico, marmi e sculture di forte impatto scenografico. Tutto ciò è stato conservato fino ad oggi e valorizzato con il restauro e l‘apertura dell’hotel come DoubleTree by Hilton Trieste a  dicembre 2019.

Quella del palazzo è una storia ricca di arte e significati. A impreziosire l’esterno e gli ambienti interni della magnifica struttura, infatti, non mancano opere di gran pregio. 

La magnifica cancellata d’ingresso in ferro battuto è stata realizzata su disegno dei Berlam, mentre le sculture, che evocano i concetti del mondo assicurativo, sono opera di Gianni Marin e Giovanni Meyer. Tra queste possiamo riconoscere le rappresentazioni di Prudenza e Perseveranza e altre figure allegoriche tra cui Fuoco, Aria, Pensiero, Azione, Acqua e Terra. 

All’ingresso dell’hotel, come ai primi del Novecento, si trova il mosaico che riproduce l’opera musiva di epoca romana ritrovata nei lavori di scavo. Ad accogliere gli ospiti dietro alla reception, invece, campeggia la l’iconica ed imponente fontana in marmo raffigurante Mercurio con tre leoni che si abbeverano, metafora della ragione che assoggetta la forza.

Nel 2019, dopo un accurato restauro che ha valorizzato la splendida struttura e l’apparato decorativo, il palazzo riapre come DoubleTree by Hilton Trieste, sotto la gestione di HNH Hospitality.
Diventa un luogo di ospitalità contemporanea che, oltre ad accogliere i viaggiatori, apre le porte al pubblico con iniziative, concerti, meeting ed eventi, per condividere con la cittadinanza i principi etici e culturali ereditati dalla storia.